Visita guidata a Fossombrone
Fossombrone con i suoi 10.000 abitanti è uno dei centri maggiori della media valle del Metauro.
Gradita residenza di campagna del Duca Federico da Montefeltro di Urbino e dei Della Rovere suoi successori, vide fiorire nel XV secolo le arti della carta, della lana e della seta e conobbe una grande prosperità, difesa da una serie di possenti fortificazioni tra cui la Rocca malatestiana nella Cittadella, vertice dell’abitato.
Le origini di Fossombrone sono però molto più antiche. Nel 133 a.C. giunse infatti qui, per far applicare la legge agraria da lui stesso redatta, Caio Sempronio Gracco, il tribuno cui, secondo le ipotesi più accreditate, la città deve il suo nome: Forum Sempronii.
Gli scavi effettuati nell’area archeologica sita in località San Martino del Piano hanno riportato alla luce resti di mura, strade lastricate con i caratteristici solchi lasciati dal passaggio dei carri, un condotto fognario, ricoperto da grandi lastroni in pietra e, soprattutto, un grande impianto termale, formato da almeno venti ambienti. Dalle monete rinvenute si desume che la città, fondata nel II secolo a.C., fu abbandonata con ogni probabilità nel IV secolo d.C.
La passeggiata che si snoda nella Corte Bassa ci permetterà di ammirare la chiesa di San Filippo, splendido esempio di architettura barocca eretta tra il 1608 e il 1613 come ex-voto dei Forsempronesi per la nascita di Federico Ubaldo Della Rovere, ultimo erede dei Duchi di Urbino.
Proseguiamo seguendo il doppio porticato che fiancheggia Corso Garibaldi. Antico tracciato della via Flaminia, è caratterizzato dalle facciate dei palazzi nobiliari: si va dalla cinquecentesca Corte Rossa, residenza dei Duchi di Urbino, al palazzo Vescovile eretto su disegno di Francesco di Giorgio Martini. Già dalle origini il Corso ha vocazione commerciale: sin dal Rinascimento negozi e botteghe artigianali, bar e ristoranti lo rendono un gradevole centro commerciale all’aperto.
Finalmente il simbolo della città si mostra ai nostri occhi: il Ponte della Concordia che con il suo unico arco di eccezionale ampiezza si specchia nel fiume Metauro, formando un cerchio perfetto. È stato ricostruito nel 1947 dal Ministero dei Lavori Pubblici, come ricorda una lapide posta ad una estremità, in maniera fedele rispetto al ponte precedente, sempre a un solo arco, che risale al 1782.
A pochi passi dall’Occhio di Fossombrone, così è noto il ponte, le Marmitte dei Giganti, particolarissime formazioni rocciose al centro dell’alveo fluviale.
Sarà interessante anche la visita alla Cattedrale che sorge in piazza Mazzini, alla Casa Museo e Quadreria Cesarini, con preziose porcellane, ceramiche d’arte, cristalli, tappezzerie di seta, tappeti orientali ed opere pittoriche, il museo archeologico e la pinacoteca civica “A. Vernarecci” situati nei quattrocenteschi ambienti centrali della Corte Alta, il Palazzo Ducale, al quale si giunge con una lunga ma comoda rampa gradonata.
L’ambiente in cui Fossombrone è inserito è il tipico paesaggio marchigiano: colline dolci, armoniche geometrie di campi arati, di siepi e di aree verdi. Chi desidera godersi per intero la vista dall’alto dell’abitato e della valle fino al mare ha a disposizione l’aereo balcone del Colle dei Cappuccini, con uno dei più antichi conventi dell’Ordine
Fossombrone con i suoi 10.000 abitanti è uno dei centri maggiori della media valle del Metauro.
Gradita residenza di campagna del Duca Federico da Montefeltro di Urbino e dei Della Rovere suoi successori, vide fiorire nel XV secolo le arti della carta, della lana e della seta e conobbe una grande prosperità, difesa da una serie di possenti fortificazioni tra cui la Rocca malatestiana nella Cittadella, vertice dell’abitato.
Le origini di Fossombrone sono però molto più antiche. Nel 133 a.C. giunse infatti qui, per far applicare la legge agraria da lui stesso redatta, Caio Sempronio Gracco, il tribuno cui, secondo le ipotesi più accreditate, la città deve il suo nome: Forum Sempronii.
Gli scavi effettuati nell’area archeologica sita in località San Martino del Piano hanno riportato alla luce resti di mura, strade lastricate con i caratteristici solchi lasciati dal passaggio dei carri, un condotto fognario, ricoperto da grandi lastroni in pietra e, soprattutto, un grande impianto termale, formato da almeno venti ambienti. Dalle monete rinvenute si desume che la città, fondata nel II secolo a.C., fu abbandonata con ogni probabilità nel IV secolo d.C.
La passeggiata che si snoda nella Corte Bassa ci permetterà di ammirare la chiesa di San Filippo, splendido esempio di architettura barocca eretta tra il 1608 e il 1613 come ex-voto dei Forsempronesi per la nascita di Federico Ubaldo Della Rovere, ultimo erede dei Duchi di Urbino.
Proseguiamo seguendo il doppio porticato che fiancheggia Corso Garibaldi. Antico tracciato della via Flaminia, è caratterizzato dalle facciate dei palazzi nobiliari: si va dalla cinquecentesca Corte Rossa, residenza dei Duchi di Urbino, al palazzo Vescovile eretto su disegno di Francesco di Giorgio Martini. Già dalle origini il Corso ha vocazione commerciale: sin dal Rinascimento negozi e botteghe artigianali, bar e ristoranti lo rendono un gradevole centro commerciale all’aperto.
Finalmente il simbolo della città si mostra ai nostri occhi: il Ponte della Concordia che con il suo unico arco di eccezionale ampiezza si specchia nel fiume Metauro, formando un cerchio perfetto. È stato ricostruito nel 1947 dal Ministero dei Lavori Pubblici, come ricorda una lapide posta ad una estremità, in maniera fedele rispetto al ponte precedente, sempre a un solo arco, che risale al 1782.
A pochi passi dall’Occhio di Fossombrone, così è noto il ponte, le Marmitte dei Giganti, particolarissime formazioni rocciose al centro dell’alveo fluviale.
Sarà interessante anche la visita alla Cattedrale che sorge in piazza Mazzini, alla Casa Museo e Quadreria Cesarini, con preziose porcellane, ceramiche d’arte, cristalli, tappezzerie di seta, tappeti orientali ed opere pittoriche, il museo archeologico e la pinacoteca civica “A. Vernarecci” situati nei quattrocenteschi ambienti centrali della Corte Alta, il Palazzo Ducale, al quale si giunge con una lunga ma comoda rampa gradonata.
L’ambiente in cui Fossombrone è inserito è il tipico paesaggio marchigiano: colline dolci, armoniche geometrie di campi arati, di siepi e di aree verdi. Chi desidera godersi per intero la vista dall’alto dell’abitato e della valle fino al mare ha a disposizione l’aereo balcone del Colle dei Cappuccini, con uno dei più antichi conventi dell’Ordine
Info e prenotazioni:
Guide Turistiche Marche (Valeria) info@guideturistichemarche.it
Copyright © 2020 Guide Turistiche Marche M. Stefania Conti, Via Celeste 29, 63811 S.Elpidio a Mare (FM) P.Iva 02226530448